Come si fa a guadagnare con YouTube nel 2023?
Se ti stai ponendo questa domanda, è probabile che tu ti stia chiedendo se è arrivato il momento di aprire un canale e di monetizzare la tua creatività e le tue idee.
Sapevi, ad esempio, che gli youtuber grazie ai video aumentano le loro entrate del 49% in più rispetto a coloro che non fanno video (come blogger e social media marketer)?
Questo perché un video vale come 60.000 parole, ovvero le persone elaborano il contenuto di un video 60.000 volte più velocemente di quanto non fanno con un articolo scritto.
In questa guida troverai 7 possibili opportunità che potrai sfruttare anche te per iniziare a guadagnare con Youtube.
Prima di iniziare, se il tuo obiettivo è far crescere velocemente il tuo canale e guadagnare centinaia o migliaia di euro al mese con i tuoi contenuti, ti consiglio di seguire il miglior corso in circolazione su questo argomento: YouTube Start.
Si tratta di un corso che ti permetterà di raggiungere risultati eclatanti ed immediati. Questo è stato realizzato da Andrea Bottoni, un grandissimo esperto di affiliate marketing. Seguire i suoi insegnamenti ti permetterà di ottenere il necessario know-how per rendere il tuo canale un vero e proprio asset di business. Lo stesso vale se devi crearne uno partendo da zero. Scopri ora i contenuti delle lezioni cliccando su questo link.
Indice
- 1. Visualizzazioni e iscritti: la pubblicità
- 2. L’influencer marketing
- 3. Pubblica un libro
- 4. Guadagnare con Youtube tramite l’affiliate marketing
- 5. Vendi i tuoi prodotti su Shopify
- 6. Crea contenuti Premium con Patreon
- 7. Vendi un infoprodotto
- 8. Sfrutta il crowdfunding
- Guadagnare con Youtube: conclusioni
1. Visualizzazioni e iscritti: la pubblicità
Questa è la più conosciuta tra le tecniche di monetizzazione: i contenuti generano visualizzazioni e iscrizioni, che ti permettono di accedere al programma partner di Youtube e, di conseguenza, una volta che vieni accettato nel programma ti viene riconosciuta una percentuale sulla pubblicità che gli inserzionisti acquistano per comparire prima, durante e alla fine dei tuoi video.
Si tratta del cosiddetto CPM (cost per mille): l’inserzionista (l’azienda che investe in pubblicità, es. Netflix, Ferrero o Volvo) corrisponde una somma di denaro a Youtube per ogni inserzione pubblicitaria che viene mostrata agli utenti per 1.000 volte.
Di per sé il numero di visualizzazioni di un video non è indicativo della quantità di ricavi generati perché non è detto che se, ad esempio, un video genera un milione di visualizzazioni, la pubblicità viene mostrata un milione di volte (potrebbe essere mostrata solo 300.000 volte).
Inoltre, il costo pagato dall’inserzionista per comparire all’interno dei contenuti di un canale non è sempre lo stesso. È facile capire che un canale YouTube che fa registrare un milione di visualizzazioni al giorno vale molto di più di uno che ne fa, ad esempio, 100.000 al giorno. Più o meno è come fare pubblicità su Mediaset o su Sportitalia. Gli spazi pubblicitari su Mediaset costano molto di più rispetto a quelli su Sportitalia (con tutto il rispetto per la divertentissima Sportitalia).
In generale, comunque, possiamo dire che maggiori saranno le visualizzazioni che riesci a generare, maggiori saranno i ricavi provenienti dal programma partner di YouTube.
Come iscriversi al Programma Partner di Youtube
Vediamo quali sono i requisiti necessari e i passi da compiere per iscriversi al Programma Partner di YouTube ed iniziare così a monetizzare le visualizzazioni.
Partiamo dai requisiti, attingendo direttamente dal regolamento della piattaforma:
Quando un canale raggiunge 4.000 ore di visualizzazione negli ultimi 12 mesi e 1.000 iscritti, viene esaminata la sua idoneità a partecipare al programma
Se, di per sé, raggiungere la quota di 1.000 iscritti sembra un traguardo tutto sommato accessibile, ciò che rappresenta uno sbarramento reale all’accesso al Programma è la quantità di ore, che deve superare le 4.000 unità.
Se uno di questi due requisiti non viene raggiunto, non è possibile vedersi accettata la propria candidatura.
Come mai Youtube ha imposto un limite di ore così elevato?
Perchè vuole che gli youtuber dimostrino costanza nella pubblicazione dei contenuti e che abbiano un pubblico abbastanza consistente da far sì che gli investimenti pubblicitari delle aziende siano ripagati a dovere.
Un altro motivo è che più tempo gli utenti passano sulla piattaforma, più il valore di Youtube aumenta. Agli occhi degli investitori Youtube è un media, esattamente come una rivista cartacea o un canale televisivo. Se nessuno ci passa del tempo sopra non ha senso investire in pubblicità.
Puoi verificare il numero di ore raggiunte facendo clic sul menu a discesa Analytics, quindi selezionando Watch time.
Vediamo ora come ci si iscrive al Programma Partner. Segui questi passaggi:
- Accedi a YouTube.
- In alto a destra, seleziona l’icona Account > Creator Studio.
- Nel menu a sinistra, seleziona Canale > Stato e funzioni.
- Sotto “Monetizzazione”, fai clic su Attiva.
- Segui la procedura visualizzata sullo schermo per accettare i Termini del Programma

A questo punto la tua richiesta viene presa in carico e devi aspettare una risposta via mail che ti confermi o meno l’accettazione della tua candidatura.
Una volta che la tua richiesa viene accettata, ti viene chiesto di scegliere quali video desideri che vengano monetizzati (vedrai più avanti nell’articolo che in alcuni casi specifici potrebbe non convenire guadagnare con Youtube tramite le visualizzazioni) e quali formati di annunci acconsenti vengano inseriti.
Quanto guadagna uno youtuber?
Ma quanto guadagna uno youtuber?
È possibile vivere di Youtube solamente tramite le visualizzazioni oppure esistono altre fonti di reddito?
In questo video Marcello Ascani (qui trovi il suo corso su come diventare youtuber) spiega con estrema chiarezza come funziona il meccanismo di monetizzazione su YouTube e quanto può arrivare a guadagnare uno youtuber.
Definire quanto guadagna uno youtuber è piuttosto complicato, per non dire impossibile.
Esiste un sito, Socialblade, che misura le statistiche di ogni youtuber e tenta di ipotizzarne i guadagni mensili e annuali.
Ti consiglio di prendere con le pinze i dati di Socialblade, in quanto i fattori da tenere in considerazione sono veramente molti e lo stesso Youtube, come ti ho detto, potrebbe corrispondere per 1.000 visualizzazioni una somma di 1 o 2 euro, come di 5.
Ho provato a fare una ricerca su Luis. Ecco uno screen di cosa è venuto fuori:
Non esiste una regola generale, ma alcune delle variabili che incidono sui guadagni sono:
- quantità di visualizzazioni
- quantità di iscritti
- Paese di appartenenza del canale (i canali americani generano profitti maggiori di quelli italiani)
- lunghezza del video (in questo modo è possibile inserire la pubblicità anche all’interno del video stesso, come accade su quelli di Breaking Italy)
- temi del canale (se tratti temi come il sesso o la politica, alcune aziende potrebbero non voler comprare i tuoi spazi pubblicitari)
- rapporto tra like e dislike (avere tanti pollici in giù indica che la qualità dei tuoi contenuti non viene apprezzata dagli utenti)
Il guadagno di uno youtuber però non è solamente determinato dalle visualizzazioni.
Anzi, il bello di avere successo su Youtube è che si riescono ad attirare le attenzioni dei brand, i quali sono interessati a promuovere la loro immagine ed i loro prodotti tramite i cosiddetti influencer.
2. L’influencer marketing
L’influencer marketing è una vera e propria miniera d’oro ed il meccanismo funziona in questo modo: un’azienda contatta uno youtuber (o lo fa contattare da agenzie di influencer marketing come Hoopygang o Growers) e gli chiede di inserire il brand da pubblicizzare all’interno di uno dei video oppure di promuovere esplicitamente un prodotto, magari tramite un codice personalizzato che lo youtuber deve comunicare ai suoi utenti (i quali ricevono vantaggi come sconti o prodotti omaggio se utilizzano quel codice).
L’influencer marketing è un meccanismo che piace a tutti: i brand riescono ad ottenere risultati decine di volte maggiori rispetto ai classici investimenti pubblicitari televisivi o digitali e gli youtuber guadagnano migliaia di euro ogni volta che vengono ingaggiati dalle aziende.
So per certo, avendo collaborato con diverse agenzie di influencer marketing, che le cifre che girano in questo settore sono veramente da capogiro: Instagram e Youtube sono le piattaforme più idonee a questo tipo di processi e, pure in Italia, i brand iniziano a credere veramente negli influencer e a mettere a budget (significa stabilire una quantità di denaro da spendere durante l’anno per una determinata attività) cifre veramente interessanti.
Essere pagati 2 o 3.000 euro per un post su Instagram oppure anche 7/8.000 per un video su Youtube è assolutamente normale.
Ti sembrano cifre esagerate? Non ci credi?
Secondo te, un’azienda che fattura 100 milioni di euro all’anno ha problemi ad investire 100.000 euro (cioè lo 0,1% del fatturato) in attività di influencer marketing?
La quantità di denaro è il concetto più relativo del mondo: qui non stiamo parlando della paghetta della nonna, ma di business legati a multinazionali milionarie 😉
Se ci pensi, funziona un po’ come con i calciatori: Adidas e Nike sono disposte ad investire milioni di euro all’anno in calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Messi o Neymar per accaparrarsi lo sfruttamento dei loro diritti d’immagine e lo stesso concetto funziona con Youtube.
Se fossi il capo del marketing di un’azienda di videogame e dovessi preparare una strategia promozionale per il lancio di un nuovo titolo, non esiterei nemmeno un momento a dedicare la gran parte dei miei investimenti agli youtuber che si occupano di videogame 🙂
Se ti interessa approfondire il tema dell’influencer marketing, di seguito ti propongo un video di Stefano Mongardi e Marcello Ascani (qui trovi il loro corso per diventare influencer), che spiega le dinamiche che si celano dietro questi meccanismi:
3. Pubblica un libro
Sofia Viscardi, Marco Montemagno, Lorenzo Ostuni (alias Favij), Iris Ferrari, The Show, Francesco Sole, Greta Menchi, Massimo Taramasco, Dario Bressanini…cosa hanno in comune tutte le persone che ho appena citato?
Esatto, sono degli youtuber famosi.
La conseguenza naturale di avere un pubblico che ti segue, che ama i tuoi contenuti e che si fida di te è che…queste persone continueranno a seguirti anche al di fuori di YouTube.
Guadagnare con Youtube significa anche pubblicare un libro.

Trovare una casa editrice sarà piuttosto semplice, sempre che non sia lei a contattare te per prima, e avrai un vantaggio enorme rispetto agli scrittori “sconosciuti” che pubblicano il loro primo titolo: hai già un pubblico che ti segue.
Questo fa tutta la differenza del mondo. Per una casa editrice, da un lato, è molto più conveniente investire su un autore che può contare su centinaia di migliaia di fan pronti a comprare il suo libro. Per te, allo stesso tempo, il rischio flop sarà minimo e pubblicare un libro ti darà ancora più visibilità e credibilità.
Avvertimento importante! Pubblicare un libro è una tappa di un processo lungo. Difficilmente nei primi mesi di attività una casa editrice busserà alla tua porta per proporti una collaborazione di questo tipo.
Allo stesso tempo, però, è possibile affermare che la pubblicazione di un libro è una conseguenza abbastanza naturale della celebrità su internet ed è quindi probabile che un’opportunità del genere capiti anche a te, se riuscirai a raggiungere questo obiettivo.
4. Guadagnare con Youtube tramite l’affiliate marketing
Cos’è l’affiliate marketing?
Tu promuovi un prodotto o un servizio tramite un link personalizzato e, per ogni vendita effettuata, ricevi una percentuale sul prezzo pagato dal cliente.
È una delle tecniche più utilizzate da blog, pagine Facebook e canali YouTube per monetizzare il loro pubblico.
Dove trovare i prodotti da promuovere?
Esistono centinaia di aziende che possiedono un programma di affiliazione. Alcune tra le più conosciute:
- Amazon
- Siteground
- Ebay
- Groupon
- Booking
- Themeforest

Ma non finisce qui. Esistono delle piattaforme di intermediazione, chiamate network di affiliazione, che mettono in contatto aziende e youtubers.
All’interno di queste piattaforme, puoi fare richiesta per essere accettato come affiliato dalle aziende, ed iniziare a promuovere ciò che ti preferisci e ritieni in linea con gli interessi del tuo pubblico. Alcuni tra i network più famosi:
Quanto si può guadagnare l’affiliate marketing?
Dipende essenzialmente da quanto costano i prodotti che sponsorizzi e da quanti ne vendi ogni giorno.
Nel caso dei libri, parliamo di pochi euro al giorno, in quanto un libro costa solitamente tra i 10 e i 20 euro e la percentuale che ti viene riconosciuta è di circa il 10%.
Se però ti impegni nella promozione di prodotti o servizi ad alto prezzo o ad elevata marginalità, come i corsi online, le percentuali solitamente sono più generose (anche fino al 75%) e i prezzi di vendita possono essere anche di molte centinaia di euro. In queso caso una sola vendita può fruttarti anche 70 o 80 euro e, di conseguenza, ne bastano una ventina al mese per iniziare a fatturare cifre interessanti.
L’aspetto più importante dell’affiliate marketing è cercare di scegliere prodotti e servizi che ti garantiscano una continuità di guadagno nel corso del tempo ed evitare campagne spot o di breve durata, che potrebbero ridurre le tue capacità di fare soldi con YouTube.
5. Vendi i tuoi prodotti su Shopify
Un altro modo per guadagnare con Youtube è vendere i tuoi prodotti su Shopify.
Per farlo devi essere in grado di portare gli utenti del tuo canale sul tuo negozio Shopify.

Come fare?
In generale, ciò che dovrebbe essere al centro della tua strategia su Youtube è la creazione di contenuti di valore per i tuoi utenti. Per valore non intendo solamente qualcosa di utile, come tutorial, guide o how to.
Per valore intendo anche:
- far divertire i tuoi utenti ed intrattenerli
- esprimere le tue opinioni su temi attuali, come il calcio o la politica
- parlare semplicemente della tua vita e di come passi le tue giornate (spesso le persone aprono un canale Youtube parlando semplicemente di se stesse e delle loro giornate…con il tempo poi definiscono argomenti specifici)
Una volta che sarai stato capace di attirare l’attenzione delle persone e avrai creato un pubblico fidelizzato, allora ti sarà possibile suggerire agli utenti di recarsi nel tuo store Shopify.
Come mai ti consiglio di usare Shopify?
È uno strumento estremamente facile da utilizzare e adatto anche a chi non è uno sviluppatore di e-commerce.
Ecco alcuni benefici derivanti dall’utilizzo di Shopify:
- grafica accattivante: avere un design bello e funzionale sia su desktop che su mobile ti aiuterà a presentare i tuoi prodotti nel migliore dei modi e faciliterà l’esperienza degli utenti
- facilità di utilizzo: per apire uno store bastano pochi minuti e il processo di pagamento dei clienti ed evasione degli ordini (che è la parte più complessa di un e-commerce) viene effettuato in modo totalmente automatizzato
- prezzi convenienti: aprire un negozio su Shopify costa dai 9 ai 299 dollari al mese, in base alla quantità di funzionalità a cui puoi avere accesso. Praticamente nulla rispetto ai costi di realizzazione di un e-commerce (che si aggiranno come minimo intorno ai 5.000 euro)
Un altro vantaggio che ti offre Shopify è la possibilità di effettuare una prova gratuita di 14 giorni, prima di decidere se passare ad una versione a pagamento. Ciò significa che, almeno inizialmente, non devi investire grandi quantità di denaro e puoi testare velocemente la bontà della tua idea.
6. Crea contenuti Premium con Patreon
Negli Stati Uniti si tratta già di una tecnica piuttosto diffusa, mentre in Italia è iniziata a prendere piede dal 2017.
Patreon è una piattaforma per la gestione di aree membership, che consente di offrire contenuti agli utenti dietro il pagamento di una somma di denaro.
Prendiamo il caso studio di uno youtuber italiano che mi piace molto, e che lavora principalmente nel mercato americano: si tratta di Davie504.

Davie è un bassista spettacolare, di grande talento. Il suo canale contiene centinaia di video divertenti in cui Davie suona il basso nelle maniere più strane e bizzarre e riadatta, per questo strumento, alcuni dei pezzi più famosi della storia della musica internazionale.
Dai Red Hot Chili Peppers ai Metallica, fino a Micheal Jackson. È naturale che una parte degli iscritti al suo canale suoni il basso ed è proprio qui che Davie riesce a fare soldi sfruttando YouTube.
Come fa?
- vende gli spartiti dei pezzi che suona su Patreon: chi vuole può contribuire acquistando pacchetti che vanno da 1 a 10 dollari. In questo modo Davie si garantisce una rendita passiva costante;
- monetizza tramite il Programma Partner di YouTube (visualizzazioni e iscritti)
- genera guadagni con l’influencer marketing (i più grandi produttori di bassi del pianeta si garantiscono che registri dei video mentre suona i loro strumenti).

Quello che vedi qua sopra è il Patreon di Davie e attualmente sono 758 le persone che ogni mese sostengono, con i loro soldi, la sua attività.
Davie è stato capace di creare contenuti sia divertenti che utili allo stesso tempo ed ora si gode i profitti derivanti dalla sua magnifica creatività.
Leggi anche: Le migliori fotocamere per fare video
7. Vendi un infoprodotto
La vendita di infoprodotti rappresenta un business molto interessante, principalmente per 2 motivi:
- è un guadagno passivo
- è facilmente scalabile
Il guadagno passivo (ti suggerisco di approfondire il tema con la lettura del libro Padre Ricco, Padre Povero) è un’entrata monetaria che si concretizza senza la necessità di utilizzare il proprio tempo per generarla.
Tipicamente, il lavoro dipendente funziona così: lavoro 8 ore al giorno –> ho un reddito –> smetto di lavorare –> non ho più un reddito
Il guadagno passivo è l’esatto contrario, ossia: lavoro 200 ore per creare un infoprodotto –> ho un reddito –> finisco di lavorare sull’infoprodotto –> continuo a generare un reddito
Ho semplificato al massimo il concetto per spiegartelo rapidamente. In realtà andrebbero considerate tutte quelle attività di marketing che ti consentono di vendere infoprodotti, ma ciò che voglio comunicarti è il concetto di base: l’infoprodotto ti consente di generare guadagni senza che tu dedichi attivamente il tuo tempo a questa attività.
Allo stesso tempo è scalabile, che significa che sia che tu ne venda 1, sia che tu ne venda 100, i costi in termini di tempo e denaro rimangono costanti.
Siamo abituati a considerare un’attività imprenditoriale come qualcosa di fisico e di fortemente impattante a livello di costi (un’azienda solitamente ha un fabbricato dove produce, deve pagare dei dipendenti, le materie prime ecc…).
Nel caso dell’infroprodotto invece sei tu che produci un bene digitale (quindi no fabbricato, no dipendenti, no materie prime, ecc…) e poi ne puoi vendere 1.000 copie senza dover investire ulteriore denaro nella creazione del prodotto (attività promozionali a parte).
Cosa intendo per infoprodotto?
Ecco alcuni esempi di infoprodotto:
- guide o tutorial
- videocorsi
- musica
- foto o video
- app o software
- lavori di grafica
- videogiochi
- template per siti internet

Come vedi nell’esempio, anche in questo caso il traffico viene “spostato” da Youtube alla pagina di vendita dell’infoprodotto.
È possibile guadagnare con Youtube mediante gli infoprodotti anche cifre ragguardevoli e piuttosto difficili da raggiungere se si lavora come dipendenti per una qualsiasi azienda, a meno che tu non riesca a diventare amministratore delegato o comunque ad entrare nel top management.
Il punto su cui focalizzare la tua attenzione dovrebbe però essere il rapporto tra tempo investito e guadagno ottenuto, che nel caso della vendita di infoprodotti non è minimamente paragonabile a quello del lavoro dipendente.
8. Sfrutta il crowdfunding
Questo ultimo paragrafo lo dedico a coloro che hanno un progetto di tipo musicale, artistico oppureuna startup.
Cos’è il crowdfunding?
Si tratta di un meccanismo di finanziamento operato dai privati, che consiste nel partecipare ad un investimento collettivo in un determinato progetto.
Tanto per chiarirci…una band indipendente (cioè senza etichetta discografica) vuole registrare il suo nuovo album e ha bisogno di 5.000 euro per le spese di registrazione, che durano una settimana.
Chiede ai propri fan di finanziare il progetto con un quota di denaro che ogni fan può liberamente decidere (di solito si fissa un taglio minimo, ad esempio di 20 euro) e in cambio la band si impegna a dare qualcosa al fan. Potrebbe essere una copia del nuovo album oppure del merchandising che vende durante i concerti o ancora l’ingresso gratuito ad uno concerti della band durante il tour che seguirà l’uscita dell’album.
È chiaro il concetto?
Questo meccanismo può essere replicato per qualunque altra idea ti serva finanziare. Negli ultimi mesi, in Italia, ha preso piede con forza l’equity crowdfunding.
Equity è una parola inglese che possiamo tradurre in italiano con “capitale di rischio”, ovvero le quote che servono per diventare soci di una società.
L’equity crowdfunding consiste nell’investire il proprio denaro diventando socio di una società e potendo così usufruire di tutti i vantaggi connessi. Senza scendere troppo in dettagli tecnici, potrebbe interessarti entrare in una start-up intravedendo la possibilità di rivendere le tue quote ad un prezzo molto maggiore di quello pagato per acquisirle (investimento speculativo) oppure per partecipare alla spartizione dei dividendi tra i soci.
In ogni caso, questo tipo di opzione non ti consente di guadagnare con Youtube in modo diretto, ma piuttosto di trovare dei finanziamenti per una delle tue attività.
Guadagnare con Youtube: conclusioni
Ci tengo a precisare che le 8 strategie per guadagnare con Youtube di cui ti ho parlato finora non sono le uniche che esistono e ti invito a partecipare, nei commenti, segnalando altre tecniche che tu stesso conosci o utilizzi per fare soldi con questa piattaforma.
Il concetto che voglio far passare è che Youtube è un media e, come tutti i media, almeno all’inizio la cosa più difficile è attirare l’attenzione delle persone. Una volta ottenuti traffico e fiducia degli utenti che ti seguono, spostarli da Youtube ad un’altra piattaforma oppure ricevere proposte dai brand per collaborazioni e partnership sarà qualcosa di assolutamente naturale.
L’obiettivo che dovresti porti, quando inizi a lavorare con Youtube, dovrebbe essere sempre quello di creare contenuti di alto valore per gli utenti. Il resto verrà di conseguenza 😉
Come ultimo suggerimento, per aiutarti a creare un canale di successo con Youtube non posso far altro che suggerirti di acquistare il corso di Andrea Bottoni.
Il modo migliore per evitare errori dettati dall’inesperienza e per ottenere dei risultati concreti è quello di affidarti ad un esperto del settore, che abbia già avuto successo nel mondo digitale e che possa guidarti nel processo di creazione e sviluppo del tuo canale.
Se ci tieni veramente a guadagnare con YouTube, YouTube Start è l’investimento più lungimirante che tu possa decidere di fare. Lo trovi qui.
Ti segnalo, di seguito, altri articoli di approfondimento che potrebbero interessarti:
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- Come avere tanti iscritti su YouTube
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Ti ringrazio per essere arrivato fino alla fine dell’articolo. Per altri contenuti su questo argomento, ti invito a visitare la categoria YouTube del nostro blog Carica Vincente.